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antonella.frontani@gmail.com
Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


martedì 9 ottobre 2012

IL MITO E' QUI

Cresce il successo di MITO, la grande manifestazione musicale che nasce dalla collaborazione tra le  città di Torino e Milano.
Il proposito di Mito è di rappresentare sintonia e linguaggio universale, comunione e tramite culturale, e insieme offerta per tutti. Ad Antropos si analizzano i risultati della sesta edizione che è appena ultimata.



lunedì 8 ottobre 2012

TORINO TURISTICA - META DI MODA

Negli ultimi dieci anni Torino è diventata una nuova meta turistica grazie anche all'intensa attività promozionale e organizzativa della città.
Antropos incontra Manuela Gaspardone, Direttore Marketing e Promozione Turismo Torino



martedì 2 ottobre 2012

TEATRO REGIO DI TORINO: MAGIA E COMMOZIONE







Il 12 ottobre sarà inaugurata la Stagione d’Opera 2012 – 2013 del Teatro Regio di Torino.  Magia della musica e molta commozione .

Il Teatro Regio di Torino apre di nuovo il suo sipario per la stagione d’opera 2012 -2013.
E’ sorprendente entrare in un teatro lirico sinfonico oggi e non sentirsi mortificati dallo sconforto, dagli scioperi, dal malcontento e da ogni recriminazione possibile. E, per giunta, concordare con ognuna di quelle contestazioni.
I tagli continui e scellerati operati nel campo culturale ( tanto più inaccettabili, tenuto conto degli scandali alla ribalta della politica inutile e dei suoi costi), hanno ridotto allo stremo  le forze dei teatri e delle fondazione liriche, costringendo questi templi dell’arte a mortificare i loro progetti, tagliare i programmi, annullare contratti a cast che non potranno concedersi più.
Sono stata una forte sostenitrice del cambiamento del sistema teatro, affinché nessuna traccia resti ancora dei vecchi metodi di gestione, spesso condizionati dalla politica, che facevano di queste grandi aziende culturali un bacino elettorale e, a volte, un ricettacolo di sprechi.
Il sacrificio , però, che  oggi si chiede  a queste strutture. annulla ogni speranza di sopravvivenza.
Ho smesso di predicare l’importanza della cultura in termini economici, oltre che formativi. Non credo sia un argomento che qualcuno sia ancora disposto ad ascoltare e io stessa, come molti spettatori che siedono tuttora  incantati nelle platee di velluto, vengo colta dal quel succitato sconforto che prende la gola appena si oltrepassa il foyer.
Ciò premesso, ieri ( 1° ottobre 2012), nel corso della conferenza stampa di apertura della stagione  del Teatro Regio di Torino ho provato un sollievo inusuale: questo teatro vive, non sopravvive. Fatica, certo, ma reagisce alla tempesta con la dignità e la forza  di un veliero inaffondabile.
Il suo programma è vasto quasi quanto quello della Scala ( inarrivabile istituzione)  e di grande qualità pur non godendo dello stesso finanziamento pubblico di cui gode “il primo teatro al mondo”.
Il momento storico è difficile  eppure si respira, tra i vertici e le maestranze, un’aria di collaborazione e solidarietà.
I progetti sono arditi e vengono realizzati: è appena stato registrato un disco con Rolando Villanon  per Deutsche Grammophon e, entro dicembre, verrà realizzato quello con Anna Netrebko, mostri sacri che in Italia non cantano quasi più.
Strategie intelligenti di gestione hanno permesso un aumento delle co-produzioni che permettono di godere di ottimi allestimenti già esistenti senza aggravio di spese (esuberi che oggi  non potrebbero essere giustificati), e un ottimo rapporto con la città e il mondo dell’imprenditoria ha reso possibile un contributo dei capitali privati pari al 41% dei finanziamenti.
L’apertura sarà dedicata a Richard Wagner di cui,  nel 2013, si festeggerà il bicentenario dalla nascita con il titolo  “L’Olandese volante”; un’opera  affascinante che è stata definita la più  difficile in assoluto per tenuta strumentale e corale.
Si può rimandare i commenti dell’opera  dopo la sua esecuzione.
Per ora, mi  resta  impresso il momento in cui Walter Vergnagno, Sovrintendente del teatro,  non è riuscito a concludere il suo ringraziamento al Maestro Gianandrea Noseda, direttore musicale, per lo sforzo appassionato con cui ha preso per mano il Regio di Torino.
Le sue parole sono morte in gola per la riconoscenza nei confronti di un artista di fama internazionale che ha messo se stesso e la sua grande esperienza al servizio del teatro, in un momento storico tanto difficile.
Forse Noseda sa che il teatro e le sue maestranze lo meritano davvero.




mercoledì 11 luglio 2012

IL LIBRO DI ANTONELLA





Il libro della settimana: 'Non è stata colpa tua'
Di: www.repubblica.it


Nella produzione sterminata di opere di narrativa italiana, spesso inutili e di basso livello, si distingue nettamente, in positivo, il romanzo "Non è stata colpa tua" di Antonella Frontani, giornalista e scrittrice che vive e lavora a Torino. È stato pubblicato da Seneca, editore torinese. ...........guarda il video a cura di Massimo Novelli
http://video.repubblica.it/edizione/torino/il-libro-della-settimana-non-e-stata-colpa-tua/100333/98712





Adele è una donna incolore, impiegata nella redazione di un grande giornale.

Si occupa di cronaca del gossip, anche se è colta e profonda.

E' abbattuta da una vita che l'ha intrappolata nel dramma avvenuto vent'anni prima.

Vive strozzata dal nodo del passato.

Il rapporto con sua figlia, inteso e leggero nel contempo, e l'amore assoluto per la musica e l'arte, la conducono altrove, quando il dolore riaffiora.

Un incontro cambierà la sua esistenza.

Un romanzo in cui le vicende quotidiano si alternano ai ricordi del passato. Lo stile asciutto dei dialoghi intreccia quello enfatico che narra il fluire delle emozioni.

La musica detta il ritmo.

Il libro "Non è stata colpa tua", di Seneca Edizioni, sarà disponibile in tutte le librerie italiane e in tutti i siti di vendita on line. Può esserne richiesta la spedizione alla casa editrice senza costi aggiuntivi www.senecaedizioni.com tel. 011 3273958

Acquisti on-line:

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www.senecaedizioni.it



giovedì 28 giugno 2012

l MINISTRO PROFUMO A TORINO: “L’ITALIA DEVE DIVENTARE UN PAESE NORMALE”.


I

Torino Software and Systems Meeting riunisce le piccole e grandi aziende in una tavola rotonda per suggerire proposte alla crisi e rilanciare una nuova fase dell’economia.

Tosm 2012 è l’evento dell’ITC che si svolge a Torino con l’obiettivo di rilanciare gli interventi previsti dall’Agenda Digitale non ancora inseriti nel Decreto Sviluppo.

Si tratta, dunque, di una tavola rotonda tra aziende ed esperti per recuperare quel ritardo che da sempre ci pone tra gli ultimi posti delle classifiche di produttività; un meeting dal titolo “Italia Digitale : Bridging the gap”, come se i termini inglesi usati per indicare il proposito facilitino il raggiungimento dell’obiettivo.

Nelle intenzioni:

  • investire in ricerca, innovazione e internazionalizzazione
  • aggredire i mercati a maggiore potenzialità di spesa a medio termine
  • velocizzare lo scambio di informazioni
  • dare il via all’Agends Digitale

Valutando le intenzioni viene da chiedersi come mai tanti buoni propositi non siano stati ancora attuati. Sembra, quasi, u problema dalla facile soluzione…

Dopo i convenevoli saluti istituzionali, inizia il dibattito moderato da Mario Calabresi. Al tavolo grandi aziende come Telecom, rappresentata da Oscar Cicchetti (che sostituisce Franco Bernabè), e piccoli gruppi, come Venchi, rappresentata dal suo Amministratore Delegato Daniele Ferrero.

Nel corso del dibattito sono emerse polemiche per la incompleta cablatura della banda larga nel nostro paese , che impedisce alle aziende situate fuori dalle grandi città ( come la Miroglio di Alba), di poter operare adeguatamente.

E’ stata dichiarata la fiducia al sistema informatico globale che rende, e renderà, il mercato più agile e totalmente raggiungibile anche per piccole aziende (come Venchii ) che non possono contare su grandi volumi di investimento.

L’intervento rivoluzionario, però, bisogna ammetterlo: è stato quello del Ministro Profumo, che ha presenziato con estrema puntualità il convegno, così come aveva annunciato.

Il suo discorso non è stato politico, ma saggiamente tecnico e abilmente seducente. Non ha usato termini obsoleti, né ha favoleggiato obiettivi irreali. Ha scosso le coscienze dei presenti, vagamente abbattuti dal precedente intervento inutilmente istituzionale, suggerendo un mutamento di cultura, uno scatto di dignità. Un mutamento che ci tolga di dosso quell’insopportabile lentezza mediterranea che ci lascia sempre agli ultimi posti

Ha suscitato ilarità spiegando che la continua richiesta che riceve da interlocutori di ogni ambito da quando è stato nominato Ministro, è sempre una richiesta di proroga.

Il nostro paese è rallentato dalla sua cultura del ritardo, continua Profumo; da quella strana logica che consente ancora allo studente di andare “fuori corso”, sostenendo l’esame tre anni dopo la chiusura del corso. E’ un paese fiaccato dalla cultura della polemica e del vittimismo. Il Ministro chiede uno scatto in avanti.

Ha strappato l’applauso dopo il racconto di qualche aneddoto simpatico in merito al rigore.

La platea è conquistata.

Verrebbe voglia di suggerire un cambiamento di abitudini anche nella gestione dei convegni, in cui i politici dovrebbero imparare a contenere davvero i loro interventi nel tempo previsto e avere la cortesia di non fuggire l’attimo dopo, perdendo la possibilità di seguire dibattiti interessanti ed imparare nozioni preziose.

Oggi la lezione c’è stata solo per i tecnici presenti che sono stati ingiustamente sottoposti ad una lunga presentazione di dati di mercato, già noti a tutti loro, da parte di una società di consulenza.

Anche queste abitudini dovrebbero cambiare. Sarebbe, oltretutto, anche più economico…

giovedì 21 giugno 2012

MATURITA': IO MI FIDO DEI RAGAZZI


“Tempesta rivoluzione che si annuncia con il mormorio di passioni violente; un cambiamento dell’umore , impeti frequenti una continua agitazione mentale rendono il bambino quasi in disciplinabile; diventa sordo alla voce che lo rendeva docile; è un leone nella sua febbre, non riconosce la sua guida, non vuole più essere governato”. L’esame di maturità è uno scoglio che ci troviamo a superare quando nuotiamo nelle sommesse acque della vita: l’adolescenza. Questa è l’adolescenza, secondo Jean Jacques Ro

E proprio nell’età incerta, quella in bilico tra arroganza e inadeguatezza, i ragazzi iniziano a misurarsi con gli aspetti più cruenti del vivere.

Le tracce dei temi che il Ministero ha fornito agli studenti per l’esame di maturità 2012, sono il sunto di tutti quei problemi con cui dovranno confrontasi, nel loro intimo e nella società

Belle tracce. Belle e difficili.

Il primo tema ruotava attorno all’eredità che ci hanno lasciato Pollock, San Tommaso, la Arendt, Sciascia o Montale: preziosi strumenti di lettura della vita sociale e personale.

Cogliere l’essenza del concetto di libertà in un’esistenza isterica dominata dalla compulsiva necessità di essere sempre collegati e reperibili, è davvero un arduo compito. Il significato di “tempo libero” coincide, ormai, sempre più con il “senso di vuoto” nel quale si sprofonda e dal quale si riemerge con grande fatica.

“Pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto”, sosteneva il grande Montale trasformando la vita dei giorni nostri in un folle, confuso, ansimante stordimento di massa, lontani dal grande scopo dell’esistenza umana: capacità di riflessione su se stessa e sulla morte.

Alcuni “ragazzi della maturità”, in preda all’audacia e allo sconforto a cui la loro età li costringe, oltre a dover affrontare questo disagio, hanno scelto di descriverlo, forse con una saggezza e una serenità che a noi “già maturi” non appartiene più.

Avrei voluto leggerne qualcuno di quei temi per capire come possono convivere in una giovane vita spensieratezza e disagio, e imparare di nuovo la risalita da quella china di vuoto in cui ci si perde vivendo.

La maggior parte di loro ha affrontato la traccia dedicata al peso della crisi. Chissà qual è la loro visione, proprietari di una porzione di debito pubblico che non esisteva quando sono nati.

E quale possa essere il loro giudizio rispetto alla scienza che ha avuto il pregio di fornirgli un mondo evoluto e la responsabilità di avergli regalato la bomba atomica.

Saggio è stato farli riflettere sul male e non solo sul suo aspetto più spietato ma anche su quello, sorprendentemente, più casule, banale, indifferente e stupido : una lettura più attenta e reale della spietatezza.

Il “labirinto” è stato il tema meno scelto, ma è comprensibile: alla loro età si trovano al centro del proprio pantano. Come possono cercare l’uscita da un labirinto?

Io mi fido dell’interpretazione che i ragazzi hanno fornito dei mali che affliggono noi e la società. Mi fido del loro approccio ai problemi, perché non hanno ancora avuto modo di crearne.

mercoledì 20 giugno 2012

UN VIAGGIO CON ADRIANO BACCHELLA



Ad Antropos un viaggio fantastico tra luoghi incantati e paesaggi dai colori incredibili grazie ai capolavori di Adriano Bacchella, fotografo di fama internazionale-
La puntata è andata in onda giovedì 21 giugno, alle ore 22.30, su Quarta Rete Tv e in diretta streaming al sito www.quartarete.tv e sarà trasmessa, in replica, mercoledì 4 luglio alle ore 12.00, su Sky - Canale 950