Il proposito di Mito è di rappresentare sintonia e linguaggio universale, comunione e tramite culturale, e insieme offerta per tutti. Ad Antropos si analizzano i risultati della sesta edizione che è appena ultimata.
martedì 9 ottobre 2012
IL MITO E' QUI
Il proposito di Mito è di rappresentare sintonia e linguaggio universale, comunione e tramite culturale, e insieme offerta per tutti. Ad Antropos si analizzano i risultati della sesta edizione che è appena ultimata.
lunedì 8 ottobre 2012
TORINO TURISTICA - META DI MODA
Antropos incontra Manuela Gaspardone, Direttore Marketing e Promozione Turismo Torino
martedì 2 ottobre 2012
TEATRO REGIO DI TORINO: MAGIA E COMMOZIONE
Il 12 ottobre sarà inaugurata la Stagione d’Opera 2012 – 2013 del Teatro Regio di Torino. Magia della musica e molta commozione .
mercoledì 11 luglio 2012
IL LIBRO DI ANTONELLA


Il libro della settimana: 'Non è stata colpa tua'
Di: www.repubblica.it
Nella produzione sterminata di opere di narrativa italiana, spesso inutili e di basso livello, si distingue nettamente, in positivo, il romanzo "Non è stata colpa tua" di Antonella Frontani, giornalista e scrittrice che vive e lavora a Torino. È stato pubblicato da Seneca, editore torinese. ...........guarda il video a cura di Massimo Novelli
http://video.repubblica.it/edizione/torino/il-libro-della-settimana-non-e-stata-colpa-tua/100333/98712
Adele è una donna incolore, impiegata nella redazione di un grande giornale.
Si occupa di cronaca del gossip, anche se è colta e profonda.
E' abbattuta da una vita che l'ha intrappolata nel dramma avvenuto vent'anni prima.
Vive strozzata dal nodo del passato.
Il rapporto con sua figlia, inteso e leggero nel contempo, e l'amore assoluto per la musica e l'arte, la conducono altrove, quando il dolore riaffiora.
Un incontro cambierà la sua esistenza.
Un romanzo in cui le vicende quotidiano si alternano ai ricordi del passato. Lo stile asciutto dei dialoghi intreccia quello enfatico che narra il fluire delle emozioni.
La musica detta il ritmo.
Il libro "Non è stata colpa tua", di Seneca Edizioni, sarà disponibile in tutte le librerie italiane e in tutti i siti di vendita on line. Può esserne richiesta la spedizione alla casa editrice senza costi aggiuntivi www.senecaedizioni.com tel. 011 3273958
Acquisti on-line:
www.ibs.it
www.webster.it
www.bol.it
www.unillibro.it
www.deastore.it
www.senecaedizioni.it
giovedì 28 giugno 2012
l MINISTRO PROFUMO A TORINO: “L’ITALIA DEVE DIVENTARE UN PAESE NORMALE”.

I
Torino Software and Systems Meeting riunisce le piccole e grandi aziende in una tavola rotonda per suggerire proposte alla crisi e rilanciare una nuova fase dell’economia.
Tosm 2012 è l’evento dell’ITC che si svolge a Torino con l’obiettivo di rilanciare gli interventi previsti dall’Agenda Digitale non ancora inseriti nel Decreto Sviluppo.
Si tratta, dunque, di una tavola rotonda tra aziende ed esperti per recuperare quel ritardo che da sempre ci pone tra gli ultimi posti delle classifiche di produttività; un meeting dal titolo “Italia Digitale : Bridging the gap”, come se i termini inglesi usati per indicare il proposito facilitino il raggiungimento dell’obiettivo.
Nelle intenzioni:
- investire in ricerca, innovazione e internazionalizzazione
- aggredire i mercati a maggiore potenzialità di spesa a medio termine
- velocizzare lo scambio di informazioni
- dare il via all’Agends Digitale
Valutando le intenzioni viene da chiedersi come mai tanti buoni propositi non siano stati ancora attuati. Sembra, quasi, u problema dalla facile soluzione…
Dopo i convenevoli saluti istituzionali, inizia il dibattito moderato da Mario Calabresi. Al tavolo grandi aziende come Telecom, rappresentata da Oscar Cicchetti (che sostituisce Franco Bernabè), e piccoli gruppi, come Venchi, rappresentata dal suo Amministratore Delegato Daniele Ferrero.
Nel corso del dibattito sono emerse polemiche per la incompleta cablatura della banda larga nel nostro paese , che impedisce alle aziende situate fuori dalle grandi città ( come la Miroglio di Alba), di poter operare adeguatamente.
E’ stata dichiarata la fiducia al sistema informatico globale che rende, e renderà, il mercato più agile e totalmente raggiungibile anche per piccole aziende (come Venchii ) che non possono contare su grandi volumi di investimento.
L’intervento rivoluzionario, però, bisogna ammetterlo: è stato quello del Ministro Profumo, che ha presenziato con estrema puntualità il convegno, così come aveva annunciato.
Il suo discorso non è stato politico, ma saggiamente tecnico e abilmente seducente. Non ha usato termini obsoleti, né ha favoleggiato obiettivi irreali. Ha scosso le coscienze dei presenti, vagamente abbattuti dal precedente intervento inutilmente istituzionale, suggerendo un mutamento di cultura, uno scatto di dignità. Un mutamento che ci tolga di dosso quell’insopportabile lentezza mediterranea che ci lascia sempre agli ultimi posti
Ha suscitato ilarità spiegando che la continua richiesta che riceve da interlocutori di ogni ambito da quando è stato nominato Ministro, è sempre una richiesta di proroga.
Il nostro paese è rallentato dalla sua cultura del ritardo, continua Profumo; da quella strana logica che consente ancora allo studente di andare “fuori corso”, sostenendo l’esame tre anni dopo la chiusura del corso. E’ un paese fiaccato dalla cultura della polemica e del vittimismo. Il Ministro chiede uno scatto in avanti.
Ha strappato l’applauso dopo il racconto di qualche aneddoto simpatico in merito al rigore.
La platea è conquistata.
Verrebbe voglia di suggerire un cambiamento di abitudini anche nella gestione dei convegni, in cui i politici dovrebbero imparare a contenere davvero i loro interventi nel tempo previsto e avere la cortesia di non fuggire l’attimo dopo, perdendo la possibilità di seguire dibattiti interessanti ed imparare nozioni preziose.
Oggi la lezione c’è stata solo per i tecnici presenti che sono stati ingiustamente sottoposti ad una lunga presentazione di dati di mercato, già noti a tutti loro, da parte di una società di consulenza.
Anche queste abitudini dovrebbero cambiare. Sarebbe, oltretutto, anche più economico…
giovedì 21 giugno 2012
MATURITA': IO MI FIDO DEI RAGAZZI
“Tempesta rivoluzione che si annuncia con il mormorio di passioni violente; un cambiamento dell’umore , impeti frequenti una continua agitazione mentale rendono il bambino quasi in disciplinabile; diventa sordo alla voce che lo rendeva docile; è un leone nella sua febbre, non riconosce la sua guida, non vuole più essere governato”. L’esame di maturità è uno scoglio che ci troviamo a superare quando nuotiamo nelle sommesse acque della vita: l’adolescenza. Questa è l’adolescenza, secondo Jean Jacques Ro
E proprio nell’età incerta, quella in bilico tra arroganza e inadeguatezza, i ragazzi iniziano a misurarsi con gli aspetti più cruenti del vivere.
Le tracce dei temi che il Ministero ha fornito agli studenti per l’esame di maturità 2012, sono il sunto di tutti quei problemi con cui dovranno confrontasi, nel loro intimo e nella società
Belle tracce. Belle e difficili.
Il primo tema ruotava attorno all’eredità che ci hanno lasciato Pollock, San Tommaso, la Arendt, Sciascia o Montale: preziosi strumenti di lettura della vita sociale e personale.
Cogliere l’essenza del concetto di libertà in un’esistenza isterica dominata dalla compulsiva necessità di essere sempre collegati e reperibili, è davvero un arduo compito. Il significato di “tempo libero” coincide, ormai, sempre più con il “senso di vuoto” nel quale si sprofonda e dal quale si riemerge con grande fatica.
“Pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto”, sosteneva il grande Montale trasformando la vita dei giorni nostri in un folle, confuso, ansimante stordimento di massa, lontani dal grande scopo dell’esistenza umana: capacità di riflessione su se stessa e sulla morte.
Alcuni “ragazzi della maturità”, in preda all’audacia e allo sconforto a cui la loro età li costringe, oltre a dover affrontare questo disagio, hanno scelto di descriverlo, forse con una saggezza e una serenità che a noi “già maturi” non appartiene più.
Avrei voluto leggerne qualcuno di quei temi per capire come possono convivere in una giovane vita spensieratezza e disagio, e imparare di nuovo la risalita da quella china di vuoto in cui ci si perde vivendo.
La maggior parte di loro ha affrontato la traccia dedicata al peso della crisi. Chissà qual è la loro visione, proprietari di una porzione di debito pubblico che non esisteva quando sono nati.
E quale possa essere il loro giudizio rispetto alla scienza che ha avuto il pregio di fornirgli un mondo evoluto e la responsabilità di avergli regalato la bomba atomica.
Saggio è stato farli riflettere sul male e non solo sul suo aspetto più spietato ma anche su quello, sorprendentemente, più casule, banale, indifferente e stupido : una lettura più attenta e reale della spietatezza.
Il “labirinto” è stato il tema meno scelto, ma è comprensibile: alla loro età si trovano al centro del proprio pantano. Come possono cercare l’uscita da un labirinto?
Io mi fido dell’interpretazione che i ragazzi hanno fornito dei mali che affliggono noi e la società. Mi fido del loro approccio ai problemi, perché non hanno ancora avuto modo di crearne.
mercoledì 20 giugno 2012
UN VIAGGIO CON ADRIANO BACCHELLA


