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Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


giovedì 30 ottobre 2014

ASTI E' " IN UN POSTO BELLISSIMO"...


In un posto bellissimo è il film che Giorgia Cecere sta girando ad Asti con Isabella Ragonese e Alessio Boni.
Una storia intensa che scava nella vita interiore dei protagonisti.
Nella sede della Cassa di Risparmio di Asti si è tenuta la conferenza stampa di presentazione. Al tavolo dei relatori il Sindaco di Asti, fabrizio Brignolo, il Presidente della CRA, Aldo Pia, il President della Film Commission Torino Piemonte, Paolo Damilano, l'Amministratore Delegato di Fip, Paolo Tenna, la prodruttrice di Bianca, Donatella Botti, la regista Giorgia Cecere, i protagonisti, Isabella Ragonese e Alessio Boni. Moderazione di Antonella Frontani, Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte.
La notizia di rilievo emersa, riguarda l' investimento che la banca ha effettuato nei confronti della produzione, per un ammontare di 350 mila euro, attraverso il prezioso strumento del Tax Credit.
Si tratta di un'importante operazione di coinvolgimento del territorio e del suo tessuto imprenditoriale.
La produzione, della durata di 5 settimane e mezza, terminerà le riprese il 19 novembre.
Ha impiegato 42 tecnici, di cui 23 piemontesi. Sarà distribuita da Teodora e probabilmente candidata ad importanti festival cinematografici.



mercoledì 29 ottobre 2014

EBOLA: E' EMEGENZA!



E' scatata in tutto il mondo la procedura di emergenza per il virus  ebola.
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha nominato Ron Klain,  ex consigiere della Casa Biana,  responsabile  pr il coordinamento e la gestione del piano di controllo dell'epidemia.
L'Europa, per lo stesso incarico,  ha nomiato Christos Stylianidis.
Quali procedure sono state attivate in Itaia? E nel territorio piemontese?
Quanto incide il "fattore paura" nell'evoluzione del fenomeno?
Ne parla ad Antropos il Professor Giovanni Di Perri - Ordinario di Dipaetimento di Malattie Infettive dell'Università di Torino - e il dottor Saverio Bellizzi - Epidemiologo - in collegamento da Roma,  da poco rientrato dalla Liberia.

Intervista curata e condotta da Antonella Frontani
Focus a cura di Giorgio Diaferia
Regia Franco: Vinciguerra
Assistente di studio: Cristina Colet, Chiara Cuttica, Federico Cuomo
Immagini di backstage: Elisabetta vacchetto, Geeta Reda



giovedì 23 ottobre 2014

IL BACKSTAGE DI ANTROPOS

Antropos è il programma di approfondimento che va in onda il mercoledì' alle 21.00 su Quarta Rete Tv
Il format, curato e condotto da Antonella Frontani,  è collegato al web journal Ecograffi.it e ai programmi radiofonici Paprika e Marco Polo, in onda  il martedì rispettivamente su Radio Banda Larga, alle 17.00 e su  Radio LDC95,  alle 17.30
Focus curato e condotto da Giorgio Diaferia

In redazione collaborano  Jacopo Bianchi, Cristina Colet, Luca Puzzanghera, Chiara Cuttica, Federico Cuomo, Elisabetta Vacchetto, Geeta Reda.


                                         Il backstage di Antropos a cura di Elisabeta Vacchetto

IL DON GIOVANNI SCANDALOSO DI VICK





Il Don Giovanni di Graham Vick divide la platea: fischi e applausi scroscianti per una regia che gioca sugli eccessi e strizza l'occhio a Lacan.

Siamo ancora abituati allo scandalo in musica?
Forse no. L'ultimo evento riconosciuto ufficialmente scandaloso nel mondo della musica fu la prima rappresentazione de Le sacre du Printemps, di Igor' Stravinskij.
Da allora il mondo della critica fatica a ricordare un evento che abbia turbato le platee e il loro giudizio, tanto da favorirne un dibattito acceso.
Eppure, il mondo dell'arte, e dunque anche quello della musica, ha conosciuto nuovo orizzonti e forme di evoluzione, solo attraverso il confronto e lo scontro di scuole di pensiero.
Oggi, qualche volta, può accadere di assistere allo scandalo nell'ambito della rappresentazione lirica quando il regista, lo scenografo e il costumista, decidono di creare un allestimento innovativo e dissacrante di opere molto famose. E tanto più è nota l'opera rappresentata, tanto più è grande lo scalpore che ne scaturisce.
E' quanto è accaduto con l'allestimento che ( regista di fama mondiale ) ha messo in scena in un circuito di teatri italiani minori e bellissimi: Jesi, Pavia, Cremona, Fermo; Brescia, Bolzano e Reggio Emilia.
E la sfida è veramente grande: l'opera in discussione è il Don Giovanni di Mozart!
Sesso, droga e morte sono i punti cardini di un attento lavoro di regia.
L'opera rappresentata anche al Teatro Ponchielli di Cremona il 18 ottobre, ha suddiviso la platea, tra fischi e applausi scroscianti. Finalmente uno scontro a teatro...
Don Giovanni ( in scena Gezim Myshketa) è un tossicodipendente sbruffone, disonesto e poco seduttivo che copula in un Range Rover. Le sue conquiste sono rappresentate da un ammasso di manichini finiti in un grande container e il suo compulsivo desiderio sessuale è sfrenato e senza regole.
La festa che chiude la prima parte è uno scandaloso rave party in cui gli invitati si accoppiano senza regole.
Il messaggio del regista di fama mondiale è di guardare ad occhi aperti la società nella quale viviamo di cui, a volte, preferiamo dimenticare la trasgressione e l'immoralità.
Ogni scena crea un forte impatto visivo, ma nessun quadro slitta mai nella volgarità.
E' un miracolo che avviene grazie alla “tecnica magistrale di Vick che è sempre chiara, rigorosa e teatrale”, come sostiene Enrico Girardi sulle pagine de Il Corriere; un prodigio del virtuoso regista capace di “ ricreare il teatro come non si fa più”, come scrive Carla Moreni sulle pagine de Il Sole 24.ore.
Sarebbe saggio ricordare, quando godiamo di un'opera lirica, che il lavoro solo apparentemente innovativo di registi come Graham Vick e Calixto Bieito, non è solo il tentativo di stupire, fino a scandalizzare, ma spesso è la volontà di offrire al pubblico una lettura filologica della storia.
E' l'impegno a ricreare le intenzioni reali del compositore e a contestualizzare le dinamiche nel periodo storico in cui viene scritto il racconto musicale.
Rigoletto, in fondo, non era un povero vecchio deriso, nelle intenzioni di Verdi, ma la rappresentazione più probabile dell'orribile e grottesca maschera di Victor Hugo, mentre Violetta non voleva incarnare la deliziosa signora ben vestita che tutti abbiamo visto rappresentare in Traviata, ma la più triste prostituta di un bordello. Il Novecento ha sapientemente imparato ad edulcorare ogni intenzione violenta dell'opera, trasformandola in una rassicurante rappresentazione della realtà tra balconcini e tendine ricamate.
Don Giovanni era un furfante, non un nobiluomo..
L'opera è stata ben condotta dal Maestro José Luis Gomez – Rios che ha diretto l'orchestra dei Pomeriggi Musicali e ha saputo garantire brillantezza allo spettacolo, mantenendo la varietà espressiva e di accenti che la partitura di Mozart prevede.
Il cast ha saputo sostenere il confronto con Amadeus pur trattandosi di un cast giovane, in parte selezionato con il ConcorsoAsLiCo per Giovani Cantanti d'Europa.
Bravissimo Gezim Myshketa ( Don Giovanni), giovane baritono di origine albanese; particolarmente brava Valentina Mastrangelo ( Donna Anna); molto bravi anche il soprano Federica Lombardi ( Donna Elvira), il tenore Giovanni Sebastiano Sala ( Don Ottavio), il baritono Riccardo Fassi ( Masetto), il mezzosprano Alessia Nadin ( Zerlina), il basso Mariano Buccino ( Commendatore). Tutti dotati di grande tecnica e buona preparazione attoriale, doti che raramente si sposano nel canto lirico.
Ottima l'esecuzione del coro, istruito dal Maestro Antonio Greco, che ha saputo assecondare la performance attoriale.
E' uno spettacolo da vedere, per quell'irresistibile scossa che trasmette.
Perché non induce a dormire su una poltrona, ma desta l'attenzione fin quasi a disturbare.
Finalmente la vita a teatro…

                                                             Il regista Graham Vick





WALTER VELTRONI: LA MAGIA DELLA NARRAZIONE




Walter Veltroni inaugura il nuovo anno scolastico alla Scuola Holden

La Scuola Holden era sicuramente il luogo più idoneo per accogliere la Lectio Magistralis che Walter Veltroni ha tenuto l'8 ottobre sulla dimensione del tempo, dunque del vivere e del sapere.
La platea di giovani affamati di sapere e il silenzio che ha dominato nel General Store durante la presentazione, hanno reso possibile una magica sospensione dall'affanno quotidiano della vita.
E proprio intorno al rapporto tra velocità e vita ruotava la riflessione.
Il primo affascinante concetto analizzato è stato quello del déjà vu, quella strana, curiosa sensazione di vivere un momento di vita già vissuto. Veltroni non ha tentato di fornirne una spiegazione neurologica, ma ha valutato il fenomeno dal punto di vista filosofico, proprio secondo le parole di Platone che sosteneva che ogni esperienza, è un'esperienza vissuta che si ritrova.
Questo particolare punto di partenza è utile ad introdurre il concetto dello spazio che contiene il tempo e del mezzo più idoneo per attraversarlo. Ma come viene vissuta narrativamente la conoscenza del tempo? Viene suddivisa in passato, presente e futuro e, nel corso della storia, queste tre dimensioni non hanno rappresentato sempre lo stesso valore.
Il fascismo, per esempio, esaltava il passato, il sessantotto guardava al futuro; il periodo in cui viviamo, invece, è fortemente incentrato al presente.
La realtà che viviamo è come costretta in una struttura narrativa in cui la dimensione del passato è considerata inutile, e quella del futuro troppo incerta. La società attuale, vive ad una velocità mai raggiunta finora, a decorrere dalla Prima Guerra Mondiale, con una particolare accelerazione negli ultimi anni.
Motore potentissimo, ovviamente, sono le tecnologie di cui facciamo uso e abuso; che rendono il mondo più democratico e più disumano nel contempo; che facilitano le modalità del vivere, ma impediscono un vero approfondimento delle problematiche che ogni giorno dobbiamo affrontare.
A questo punto, la Lectio di Veltroni rallenta il ritmo per facilitare una pausa riflessiva: qual è il legame tra velocità e profondità? Quale scandaglio possiamo garantire alla realtà se ci lasciamo guidare da un vortice di azioni e informazioni compulsive? Quanto aumenta il rischio di distorsione della verità?
Il suo dibattere finisce per formulare un dubbio circa il beneficio che tale procedere compulsivo possa giovare alle procedure della democrazia che, notoriamente, richiede lunghe fasi di tempo per adattare la cultura ai cambiamenti.
A questo punto, emerge la capacità del saggio politico, e la raffinatezza dell'uomo di cultura che sa parlare con garbo al mondo giovane attraverso affascinante metafore.
Il suo messaggio è chiaramente rivolto al Premier Renzi e alla sua efficace, ma compulsiva, logica di governo. Il suo narrare, però, non è un noioso monologo politico, ma un fantastico viaggio nella magia del cinema, attraverso la visione e l'analisi di film imperdibili nella storia di ognuno di noi, come 2001: Odissea nello spazio, di Stanley Kubrick.
Che dire? Sembrava un rischio, quello di inaugurare l'anno di lezioni alla Scuola Holden con una figura politica. In realtà, Walter Veltroni é il narratore per eccellenza che accoglie i ragazzi nel tempio della narrazione...
Visto il successo della Lectio, si è trattato di un'altra giusta intuizione di Alessandro Baricco.







lunedì 20 ottobre 2014

TORINO SCELTA DAL CONSIGLIO D'EUROPA COME SEDE PER LA CONFERENZA DI ALTO LIVELLO SULLA CARTA SOCIALE EUROPEA





Il 17 e il 18 ottobre si è tenuta  a Torino la Conferenza di alto livello sulla Carta Sociale Europea.
I rappresentanti di 47 membei del Consiglio d'Europa si sono riuniti per firmare una vera e propria costituzione  che dovrà essere adottata, d'ora in poi, affinchè gli stati europei tutelino il valore dela democrazia, dello stato di diritto e della dignità umana.
Il provvedimento ha assunto carattere fondamentale soprattuto in un periodo di crisi economica globale in cui si rende necessario stabilire il livello di povertà relativa e assoluta delle popolazioni in situazioni di disagio.
La Carta, che venne firmata a Torino nel 1961, garantisce 19 diritti economici e sociali fondamentali come il diritto alla casa, salute, istruzione, lavoro, tutela giuridica e sociale, circolazione delle persone, non discriminazione.
L'evento è uno tra i più rilevanti appuntamenti nel  programma degli incontri promossi a Torino per il Semestre italiano di Presidenza U.E.
Hanno preso parte all'incontro Il Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il Ministro del Lavoro Poletti, i Ministri dei 47 Paesi Membri del Consiglio d'Europa, il Segretario Generale CDE Thorbjorn Jagland e la Vice- Segretaria Generale, Gabriella Battaini Dragoni.
Antropos ha dedicato la prima puntata del palinsesto 2014/2015 proprio all'evento e al Terso Forum Mondiale sullo Sviluppo Economico locale che si è tenuto, sempre a Torino il 15 ottobre.
Per dibattere  delle politiche  economiche e del lavoro territoriali, in studio erano presenti  l'Assessore Regionale alle Politiche Giovanili Monica Cerutti e l'Assessore Comunale  al Lavoro Domenico Mangone.

Intervista curata e condotto da Antonella Frontani
Focus a cura di Giorgio diaferia
Regia di Franco Finiguerra
Assistente di studio Cristina Colet e Chiara Cuttica
Backstage di Elisabetta Vacchetto e Geeta Reda


giovedì 9 ottobre 2014

LUCIANA LITIZZETTO E' DI NUOVO LA PROF DI FUORICLASSE







Stanno per finire le riprse della terza staagione della fiction di sucesso Fuoriclasse. A Film Commission Torino Piemonte la conferena di presentazione.

Nuove avventure i casa Passamaglia.
La nascita di una bambina ( Anna ) rappresenterà una vera e propria rivoluzione tra Isa ( Luciana Litizzetto) e Enzo ( Fausto Siarappa).
L'arrivo di una sorella ingombrante ( Lunetta Savino ) mettrà a dura prova la vita della protagonista.
Colpi di scena, piccoli drammi, risvolti profondi nei rapporti tra coniugi, genitori e figli, adolescenti innamorati e colleghi in competizione.
Sfondo divertente e di grande attualità, la scuola dilaniata dai suoi problemi e sostenuta, nel contempo, da uno spirito di grande solidarietà.
La fictione è stata girata interamente a Torino per 13 settimane, nei luoghi consueti: liceo Cavour, Istituto Tommaseo, piaza Cavour, Telestudio Torino, ex carcere le Nuoev.
La troupe ha impegnato 70 lavoratori, di cui 44 piemontesi.
Nel cast Luciana Litizzetto, Fausto Sciarappa, Andrea Arcangeli, Neri Marcorè, Lunetta Savino, Ninni Bruschetta e molti altri.
E' una produzione ITV Movie con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, Rai ( Alesdandra Ottaviani e Daniela Troncelliti) e  Rai Fiction.
Regia di Tiziana Aristarco