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Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


martedì 9 novembre 2010

AMBIENTE – LAVORI IN CORSO


Anche quest’anno ha avuto luogo a Torino la manifestazione “Uniamo le energie “che la Regione Piemonte organizza affinché continui il confronto internazionale sulle politiche ambientali. Un manifesto che racchiude i punti salienti di un’efficace politica di risparmio energetico e di educazione ad uno stile di vita più sostenibile per l’ambiente.
La Regione Piemonte ha guadagnato il ruolo – guida in un progetto nazionale, grazie alla sua politica particolarmente attenta alle problematiche ambientali, alla mole di risorse umane ed economiche impiegate per favorire la formazione a tale riguardo e ai provvedimenti presi per offrire incentivi alle aziende che adottano scelte compatibili all’ambiente
Ciò che merita un’attenta riflessione è la giornata inaugurale che ha ospitato i relatori del World Political Forum , ambientalisti autorevoli del calibro di Michail Gorbaciov che lo presiede, Wolfang Sachs noto sociologo ed economista del Wuppertal Institute, Ashok Khosla, presidente dell’Unione internazionale di conservazione della natura.
Costretto dagli eventi alla presenza video Michail Gorbaciov ha provveduto ad inviare un lungo messaggio inevitabilmente illuminante. Quest’uomo che ha rappresentato una delle figure più importanti del secolo passato e che ha avviato e condotto il processo di cambiamento del suo paese, generando un sostanziale mutamento dello scenario internazionale, non poteva che offrire una riflessione ampia e profonda del problema, che a suo giudizio esisterebbe anche se oggi possedessimo riserve di petrolio per ulteriori duecento anni.
Il Premio Nobel per la Pace che ha guidato la “Perestroika” e che oggi presta il suo impegno a favore dell’ambiente, ha richiamato l’attenzione del dibattito ad una questione che precede i pur fondamentali accorgimenti che la politica e la scienza studiano per la difesa del nostro stanco pianeta.
Secondo Michail Gorbaciov il mondo si trova ancora drammaticamente al centro di una grande crisi economica e ogni tesi rassicurante circa un’immediata soluzione ci espone ad un forte rischio di collasso.
La crisi aggravata dalla minaccia di esaurire a breve le risorse energetiche a disposizione del pianeta dovrà certamente accelerare il processo di riduzione dei consumi di energia primaria, abbattere il livello dei gas serra emessi e favorire al massimo l’uso delle risorse rinnovabili ma non potrà prescindere dall’urgenza di stabilire un rapporto di pace tra le energie e l’uomo. La rovina delle grandi civiltà è stata generata sempre dall’uso scorretto delle energie utilizzate.
Basta un breve sguardo alla storia passata per capire quanto questo grande statista abbia ragione . Quanti errori sono stati generati da una politica scorretta delle risorse, al fine di mantenere potere ed interessi di uno o più popoli, dando luogo ad un’ inaccettabile suddivisione delle risorse stesse nel mondo.
Un intervento che ha toccato le corde profonde di ognuno tornando ai vecchi quesiti degli antichi filosofi: l’irrisolta questione che investe l’uomo nella gestione corretta del potere.
Alla luce di tale autorevole introduzione ogni relatore ha brillantemente esposto il proprio intervento sovrapponendolo
A questo concetto.
Così Bernard Laponche, esperto di politiche energetiche al Globe Chance, ha parlato del concetto di “efficienza energetica” citando le tre regole fondamentali da rispettare come la sicurezza nel trasporto dell’energia, la riduzione della quantità di gas serra emessi che favoriscono il cambiamento di clima e lo sviluppo di nuovi settori produttivi ,ma ha concluso che ogni soluzione proposta non avrebbe senso se non riducendo il consumo dei paesi ricchi a favore di un amento dei consumi dei paesi più poveri. Non è immaginabile inseguire una riduzione del consumo mondiale, è necessario invertire il trend di dispendio energetico e distribuzione delle risorse tra paesi ricchi e poveri.
Wolfgang Sachs ha incantato la platea spiegando nel dettaglio il passaggio che la nostra civiltà sta effettuando dall’era industriale a quella solare. L’uomo torna ( come nel XIX secolo) a sfruttare la natura senza danneggiarla, così come la vela di una barca usa il vento per condurla, lo raccoglie, non lo distrugge. Un concetto semplice quanto affascinante.
La giornata è stata densa di studi, soluzioni, proposte. E’ stata messa in luce l’importanza del messaggio creativo (spot), linguaggio diretto ed efficace ,oggi, per formare le coscienze ma la vera novità in tale consesso di ricerca è stato il coro unanime circa il ricorso ala prima, imprescindibile soluzione per la salute del pianete: l’etica!