I due colpi di pistola che uccisero, nel maggio 1972, il commissario Calabresi, mutarono profondamente gli eventi pubblici e quelli di tre bimbi e una donna: la sua famiglia.
Un evento devastante , una voragne in cui si può sprofondare per sempre. O da cui, invece, si può ripartire raccogliendo le poche cose che restano.
Nel corso della seconda puntata di Antropos, Mario Calabresi parla del suo rapporto con il giornale che dirige da cinque anni e con Torino, città in continua evoluzione.
Intervista curata e diretta da Antonella Frontani
Focus a cura di Giorgio Diaferia
Regia Davide Minnella
Assistente di studio Cristina Colet
Segretaria di Produzione Chiara Montalbano