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Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


venerdì 30 marzo 2012

TORINO UNA CITTA’ SEMPRE PIU’ INTERNAZIONALE


TORINO UNA CITTA’ SEMPRE PIU’ INTERNAZIONALE


Da tempo l’intellighentia torinese sa che il successo di una città è legato alla sua capacità di guardare, operare e comunicare oltre confine.
Lo sa fin da quando divenne prima capitale dell’Unità d’Italia, poi polo economico e industriale, fino ad oggi, che rappresenta un’area metropolitana sempre più presente in contesti e mercati europei e internazionali.
Si respirava un’aria di grande fermento intellettuale nel Foyer del Teatro Regio che ospitava la conferenza stampa di presentazione del nuovo piano di attività internazionali della città, e del nuovo staff che ne sarà responsabile.
Oggi sembrava di nuovo evidente che Torino rappresenta la terza area esportatrice del Paese, e che intrattiene accordi di gemellaggio e partnership con oltre 50 città.
La presenza di tutte le istituzioni scientifiche e culturali alla conferenza ha rafforzato la consapevolezza che la città partecipa a programmi di cooperazione e aiuto allo sviluppo in ogni continente.
Veniva voglia di non invidiare le più prestigiose capitali europee, quelle che siamo abituati a considerare più evolute, per le quali un sottile senso di inferiorità ci schiaccia.
Il Programma prevede una maggiore cooperazione internazionale con istituzioni culturali di grandi prestigio come l’Ermitage, il Guggenheim, il Reina Sofia, il Museé d’Orsay.
Il rafforzamento della cooperazione universitaria, già molto sviluppata, avverrà attraverso diverse azioni di sostegno alla attrazione di studenti e docenti stranieri a Torino, ad opera del Politecnico e dell’Università.
La cooperazione economica verrà rafforzata grazie all’intervento della Camera di Commercio, del CEIP e delle principali organizzazioni economiche.
Molteplici saranno le azioni a favore dello sviluppo dello sport, delle tecnologie ( Smart City) e della Pace
Più che singole, nobili azioni, ha dichiarato il Sindaco Piero Fassino, per il successo del Programma di sviluppo di Torino, conterà la volontà di collaborazione tra tutte le forze cittadine per costruire una rete. Solo una fitta rete di risorse umane ed economiche può costruire un intreccio resistente
Evidentemente la lungimiranza di un Sindaco dalle vedute internazionali ha voluto rafforzate una cultura che Torino già coltivava, istituendo un settore specifico dedicato allo sviluppo delle attività internazionali.
Il nuovo incarico di Direttore delle Attività Internazionali a Anna Martina, già esperta coordinatrice di ogni evento volto alla promozione della città, è garanzia di successo, ma la spinta decisiva al progetto arriverà dalla presenza di un Consigliere Diplomatico, l’Ambasciatore Franco Giordano.
Solo Roma, in Italia, può vantare una figura di questo rilievo per la gestione delle proprie relazioni Internazionali.
Grande curriculum quello di Franco Giordano che ha svolto la sua lunga carriera in tutto il mondo, ma che è nato a Torino, dove non ha mai voluto abbandonare la residenza.
Saprà parlare al mondo, dunque, perché lo conosce, ma lo farà conoscendo i tempi, i modi, e le radici più profonde della sua città: Torino.
Fa bene sapere che saremo sempre più presenti nel globo, ma che a condurci per mano

lunedì 26 marzo 2012

UN OSPEDALE IN SOMALILAND






L'Architetto Giorgio Rosentale. il Prof. Piero Abbruzzese - Primario di Cardio Chirurgia Pediatrica presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino - ed il Prof. Daniele Regge - Primario di radiologia Oncologica presso l'istituto di Ricerca sul cancro di Candiolo - raccontano, ad Antropos, la nascita dell'ospedale pediatrico in Somaliland, la zona più orientale della Somali.
Il progetto è frutto di una raccolta fondi ad opera dei lettori di La Stampa.




venerdì 23 marzo 2012

FOLGORATA DA KLEIN




Ha vissuto solo 34 anni, Yves Klein, ma in sette anni di attività ha prodotto oltre mille dipinti che lo hanno consacrato un artista del Novecento, la cui opera è stata una conquista classica dell’arte moderna.
Scrivo di Klein come di un lampo che m’ha folgorato di notte, lungo il cammino di una strada buia.
Credo di aver provato il chiaro sintomo della “Sindrome di Stendhal”, quella descritta in “Rome, Naple et Florence”, in cui il grande scrittore racconta della visita nella basilica di Santa Croce e della crisi che lo coglie all’interno della chiesa, costringendolo ad uscire all’esterno per riprendersi da una vertiginosa attrazione.
Mi trovavo di fronte ad alcune opere, parte di una prestigiosa collezione privata e, mentre l’amico collezionista mi raccontava con orgoglio le vicissitùdini di un dipinto fiammingo di cui era ( ed è) particolarmente fiero, ho provato un attimo di stanchezza ed il desiderio profondo di adagiarmi su una sedia.
Il mio è stato un lungo sguardo intorno ad un salone tanto grande, quanto deliziosamente ricco di opere e mobili di grande pregio: difficile individuare una sedia di uso ordinario, che non fosse attribuibile a Luigi XIV in persona…
Nel corso di questa lunga ricerca ottica, durata almeno tre minuti, il mio sguardo è caduto su un “oggetto” di straordinaria bellezza: lo Schiavo Morente, la straordinaria opera di Michelangelo che il Louvre conserva come una delle opere più celebri.
Ammetto che questa statua mozzafiato, parte del basamento per il mausoleo destinato al Papa Giulio II, rappresenta per me un’idea ossessiva di bellezza indiscussa.
Il contrasto tra la forza plastica erompente dei due Prigioni ( Lo Schiavo Morente e lo Schiavo Ribelle) e loro massa, che sembra scalpitare in una fuga affannata dalla vita verso la morte, ha creato in me sempre un grande turbamento. Sembra scorgere nel movimento vivo di quei due splendidi corpi marmorei, la fuga dell’anima dal corpo.
Un dibattimènto che non si può scordare, se visto anche una sola volta.
Quella sera, inerme di fronte a un dipinto fiammingo che non ho saputo apprezzare, lo Schiavo Morente, chiuso in una teca di cristallo e riprodotto in un’altezza di 67 centimetri, mi ha folgorato come non l’avessi mai contemplato per ore al Louvre.
Si trattava dell’opera di Klein, completamente immersa nel suo famoso “blu”, un colore oltremare intenso, luminoso, pungente, quasi doloroso nella sua sfumatura vellutata.
Ho avuto un sussulto. Ho avuto quasi paura, poi ho sentito l’estasi.
Ho sentito il bisogno impellente di capire come Klein abbia potuto generare tanto splendore.
Si tratta di un pigmento nato dopo un anno di esperimenti, portati a termine con l’aiuto di Edouard Adam, chimico parigino e creatore di materiali per l’arte. Per legare il pigmento e farlo aderire al supporto, i due elaborarono una soluzione fluida a base di etere ed estratti di petrolio.
Il risultato è una scossa nelle ossa proprio, secondo il volere di Klein che spiegava: “ Per me ogni sfumatura di colore è, in un certo senso, un individuo, una creatura vivente dello stesso tipo del colore primario, ma con un carattere e un’anima sua propria”.
Sono rimasta turbata per giorni. Ho ripensato alle teorie di Schiller che riteneva ci fosse uno stretto rapporto tra esperienza estetica e crescita intellettuale e morale: il passaggio dallo stato passivo del sentire a quello attivo del pensare e del volere, avviene solo attraverso uno stadio intermedio di libertà estetica.
Non c’è nessuna altra via per far razionale l’uomo sensibile, se non quella di farlo, anzitutto, “estetico”.

lunedì 19 marzo 2012

OSTEOPOROSI: UNA MALATTIA FANTASMA





Ad Antropos il prof. Giancarlo Isaia - Ordinario di Medicina Interna Università di Torino - spiega come individuare, prevenire e curare l'osteoporosi, alterazione metabolica dell'osso.


lunedì 12 marzo 2012

FRODI ALIMENTARI





Maria Caramelli - Direttore Sanitario dell'Istituto Zooprofilattico del Piemonte - e Sara Colucci - ARPA Piemonte - ospiti ad Antropos per parlare delle frodi alimentari. Guarda il video.

lunedì 5 marzo 2012

FOCUS SU TORINO




Gabriele Ferraris - Direttore di Torino Sette di La Stampa - e Andrea Monticone - Capo -redattore di Cronaca Qui - ad Antropos per una riflessione politica e culturale su Torino