E' giunto il tempo in cui le aziende mettano a sistema le proprie forze per dare vita a grandi progetti di collaborazione all'insegna di efficienza, credibilità e capacità di competizione. Iren, Hera e Smat firmano un accordo.
L'8 aprile
2014 nasceva l'intenzione di un'alleanza tra tre grandi utility per
innovare il ciclo idrico nelle regioni del Piemonte, Liguria e Emilia
Romagna.
Iren, Smat
ed Hera hanno stretto un patto di collaborazione per sviluppare la
ricerca nel settore che sconta, nel Paese, ancora importanti carenze
strutturali.
Si tratta
del primo accordo di questo tipo in Italia il cui obiettivo è quello
di sostenere l'innovazione tecnologica e incrementare gli
investimenti.
Questa
mattina, presso il centro di ricerche Smat, le tre società hanno
firmato un accordo di collaborazione che sancisce regole e e tempi
per sviluppare la ricerca applicata.
Le figure
di riferimento del progetto, Francesco Profumo, Paolo Romano e
Salvatore Molè, lavoreranno con impegno per identificare gli ambiti
di interesse comune, individuare e assegnare le priorità e stendere
i piani dettagliati.
L'obiettivo
principale è quello di incentivare il rapporto con il mondo
accademico per impostare un metodo di ricerca in grado di fornire
alle aziende dei risultati applicabili per migliorare il servizio e
sviluppare l'industria dell'acqua. Ciò, tenuto conto che il nostro
paese si trova tra gli ultimi posti per capacità e qualità di
spesa, sia per quanto attiene la ricerca/formazione , sia per i fondi
strutturali.
Nel corso
dei mesi precedenti, sono stati scelti 9 progetti che hanno per
obiettivo:
- Sviluppo Sistemi di telecontrollo e Sistemi Esperti/Modellistica; 2) Analisi di laboratorio specialistiche, sistemi di misura online, sensoristica innovativa; 3) Progetti di potabilizzazione e depurazione.
Per la
realizzazione dei 9 progetti verranno effettuati investimenti per
oltre 1,2 milioni di euro in due anni e saranno impiegati 21
ricercatori. Con l'applicazione a regime dei risultati della ricerca
il ritorno economico, valutato in un arco temporale di 5 anni, è di
4,8 milioni di euro.
Profumo, Romano e Molè con 5 nuovi ricercatori scelti