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Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


sabato 27 aprile 2013

TORINO JAZZ FESTIVAL: MUSICA SANGUEMISTO

                                                                   Enrico Rava


E' partita, a Torino, la seconda edizione del Torino Jazz Festival.


La seconda edizione del Torino Jazz Festival inizia con l'incontro di due mondi tra loro apparentemente distanti: la musica lirico- sinfonica esce dal suo tempio per incontrare il jazz, ed accettarne lo scambio di sangue.
L'Orchestra del Teatro regio di Torino ha suonato insieme al quintetto di Enrico Rava.
Non è un'operazione scontata e neppure priva di rischi.
Il progetto presentato in Piazza Castello per l'inaugurazione del Festival è una prima assoluta. Nasce nel lontano 1986 per mano di Enrico Rava che scrive una partitura che narra il suo bebop, movimento artistico tra i più importanti per milioni di giovani degli anni Cinquanta e Sessanta.
L'ispirazione viene dal celebre libro dello scrittore statunitense Jack Kerouac “ On the road”, romanzo autobiografico scritto nel 1951 e che narra il lungo viaggio
che lo scrittore percorre in automobile attraverso gli Stati Uniti, in parte compiuto in compagnia del suo amico Neal Cassady, in parte in autostop.
Gli arrangiamenti di Paolo Silvestri vestono quelle note scritte per un quintetto: la vera dimostrazione di come la musica possa evolvere uscendo dai confini angusti dei settori musicali che solo l'uomo, strano animale censore, poteva costruire.
A dispetto di tutto quello che ogni istituzione (soprattutto fondazione lirica) possa sostenere, i musicisti delle orchestre sinfoniche hanno voglia di “carnalità” e scambio di vita. E i jazzisti non vivono più il mito dell'isolamento come l'ultimo baluardo della loro felicità.
In Piazza Castello, a Torino, l'entusiasmo partiva soprattutto da loro, i musicisti del Teatro Regio, i veri artefici di questa operazione che non hanno esitato a chiedere  alle istituzioni la loro partecipazione al Festival.
Dimostrazione che le rivoluzioni spesso partono dal basso ( o dall'alto...).
                                      Paolo Silvestri - Arrangiatore

 
                             Stefano Zenni -  Direttore artico TJF